REVERSE THE RED - Invertiamo il rosso

Il Bioparco, insieme alle altre strutture afferenti alla UIZA (Unione Italiana Zoo e Acquari), ha aderito al movimento globale Reverse the red – Invertiamo il rosso – nato con l’obiettivo di contrastare l’estinzione delle specie animali e vegetali del Pianeta invertendo il declino di quelle inserite nella Lista Rossa redatta dalla IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura.

ll colore rosso, che nel linguaggio comune simboleggia il pericolo, è anche il colore scelto dalla IUCN, per contraddistinguere il grado di minaccia di una specie. Rinoceronti, leoni, tigri, pinguini, giraffe e molte altre specie rischiano l’estinzione e purtroppo il loro status è caratterizzato da un simbolo “rosso” ma nonostante ciò “invertire il rosso si può” e sono anche molte le storie di successo che hanno portato molte specie a salvarsi da un destino quasi certo. Ne sono un esempio il cavallo di Przewalski (Equus ferus), la lince pardina (Lynx pardinus) o l’amazzone di Portorico (Amazona vittata), specie che se oggi possono raccontare un finale diverso lo devono proprio allo sforzo della comunità internazionale di cui fanno parte anche strutture come il Bioparco che dedicano il loro operato alla salvaguardia della Biodiversità.

Il Bioparco, organizza visite guidate, laboratori e postazioni animate per evidenziare l’importante impegno delle strutture zoologiche per la salvaguardia delle specie maggiormente minacciate di estinzione.

Per sensibilizzare il pubblico , il Bioparco, insieme al gruppo di lavoro di Eduzoo, gli educatori della UIZA, ha realizzato il volume dal titolo “10 storie di successo” in cui sono stati raccontati i successi di alcuni progetti di conservazione portati avanti dagli zoo italiani. 

Il volume “10 storie di successo” è stato distribuito al pubblico in tre giornate dedicate al progetto a fronte di un’offerta libera.

Grazie alla generosità di chi ha già partecipato alle iniziative, il Bioparco ha raccolto in tre giornate circa 1000€, ricavato che è stato interamente devoluto alla SANCCOB, un’organizzazione finalizzata alla conservazione del pinguino del Capo, specie classificata come “Minacciata” dalla IUCN, e di altri uccelli marini attraverso la ricerca, la sensibilizzazione, il recupero e il rilascio in natura di individui feriti o vittime delle fuoriuscite di petrolio. Ogni anno l’associazione presta soccorso a circa 2500 uccelli marini di cui 1500 sono pinguini (info su: www.sanccob.co.za).