Pitone corto

Classe:
REPTILIA
Ordine:
SQUAMATA
Famiglia:
BOIDAE
Nome scientifico:
Python curtus

Distribuzione e habitat:

Vive nelle foreste pluviali del Sud-est asiatico in prossimità dei corsi d’acqua a lento scorrimento come fiumi, acquitrini e paludi.
Dimensioni
Può raggiungere i 2 m di lunghezza. La coda è molto corta rispetto al resto del corpo.
Abitudini
Terricolo, è uno dei serpenti meno attivi. Trova riparo tra il fogliame o sotto un tronco caduto dove rimane anche per mesi aspettando la preda.
Riproduzione
La femmina depone da 12 a 16 uova che avvolge con il corpo per mantenerle alla temperatura ottimale attraverso ripetute contrazioni muscolari.
Dieta
Si nutre soprattutto di roditori che caccia all’agguato e poi soffoca tra le spire.
Lo sapevi che?
La sua pelle è molto apprezzata dal mercato conciario e si stima siano migliaia gli esemplari prelevati ogni anno dal proprio habitat naturale.
Grado di minaccia
Non è considerato in pericolo, ma il commercio per la sua pelle e la perdita dell’habitat stanno riducendo alcune popolazioni

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.