Rinoceronte bianco

Classe:
MAMMALIA
Ordine:
PERISSODACTYLA
Famiglia:
RHINOCEROTIDAE
Nome scientifico:
Ceratotherium simum
Dove vive:
mappa rinoceronte

Distribuzione e habitat:

Praterie e savane cespugliate ad erba bassa con presenza di acqua dell’Africa meridionale. Un tempo distribuito in ampie regioni, è attualmente relegato in aree naturali protette.
Dimensioni
I maschi possono raggiungere i 3500 kg di peso, i 4 m di lunghezza e i 180 cm di altezza alla spalla, mentre le femmine sono più piccole, unica differenza tra i due sessi.
Abitudini
Diurno, i maschi adulti conducono vita solitaria mentre le femmine, più sociali, possono formare piccoli gruppi con i cuccioli e gli individui subadulti. I maschi competono fra loro per i territori migliori ricchi di acqua e pascolo che gli permettono di attrarre il maggior numero possibile di femmine.
Riproduzione
Durante il corteggiamento, che può durare fino a 20 giorni, i maschi inseguono le femmine in estro nel tentativo di trattenerle nel proprio territorio. Dopo 16 mesi di gestazione nasce un cucciolo dal peso di circa 40 kg in grado di stare in piedi dopo appena 2 ore. Il piccolo cammina davanti alla madre godendo della sua protezione nei confronti dei predatori, soprattutto leoni e iene. Allattato fino ai 18 mesi, raggiunge l’indipendenza a circa 2-3 anni di età.
Dieta
Per la sua mole imponente necessita di grandi quantità di cibo e trascorre circa 12 ore al giorno ad alimentarsi esclusivamente di erba. Può stare alcuni giorni senza bere ricavando l’acqua dalla vegetazione di cui si nutre.
Lo sapevi che?
Il corno del rinoceronte è diverso da quello delle antilopi o del bestiame domestico che è formato da un nucleo di osso centrale ricoperto da un sottile strato di cheratina. Il corno dei rinoceronti infatti è costituito totalmente da cheratina, la stessa sostanza che compone i nostri capelli e unghie!
Grado di minaccia
Risente del bracconaggio per il commercio illegale del prezioso corno, con il quale si realizzano medicinali dalle presunte proprietà afrodisiache e curative, diffusi nella cultura orientale, e i preziosi manici del jambiya, il tradizionale pugnale yemenita.

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.