Eurasian Eagle-owl

regole del bioparco
Classe:
AVES
Ordine:
STRIGIFORMES
Famiglia:
STRIGIDAE
Nome scientifico:
Bubo bubo
Dove vive:
Xsito-mappa-gufo-reale

Distribuzione e habitat:

È diffuso in quasi tutta l’Europa e l’Asia in vari tipi di habitat, dalle foreste di conifere, ai deserti, alle zone montane e fluviali.
Dimensioni
Il gufo reale è un grande rapace notturno caratteristico per gli ampi occhi arancioni e gli evidenti ciuffi auricolari. Raggiunge un’apertura alare anche di 2 metri e un peso di 4 kg, soprattutto nelle femmine, più grandi dei maschi. La lunghezza del corpo varia dai 60 ai 75 cm. Nonostante ciò è capace di sbattere le grandi ali facendo molto poco rumore, lanciandosi in un volo silenzioso che gli permette di essere del tutto non udito dalla preda.
Abitudini
Animale notturno, diventa attivo al tramonto e tale rimane fino all’alba. Solitario, forma coppie stabili solo durante il periodo riproduttivo. Territoriale, difende tenacemente il proprio territorio concedendone la sovrapposizione con quello dei propri simili soltanto quando la preda scarseggia e abbandonandolo solo se scacciato da un forte rivale o per carenza di cibo.
Riproduzione
Tendenzialmente monogamo, la femmina depone nelle cavità delle rocce o degli alberi, da 1 a 4 uova che cova per circa un mese mentre il maschio si occupa della caccia. I piccoli rimangono dipendenti dagli adulti per 3-4 mesi, per poi allontanarsi definitivamente dopo circa 6 mesi.
Dieta
Il volo silenzioso, la vista e l’udito particolarmente acuti ne fanno un predatore notturno di successo. Caccia roditori o altri uccelli ma anche prede più grandi come volpi o giovani caprioli. Se il cibo scarseggia, agisce anche durante il giorno.
Lo sapevi che?
È capace di una vasta gamma di vocalizzazioni. In base all’intensità dei richiami riesce a valutare le distanze dagli altri gufi e persino le loro dimensioni, a comunicare il proprio stato d’animo, a minacciare gli intrusi, ad attrarre l’altro sesso nel periodo degli amori e a spartire con gli altri gufi il territorio di caccia. Recentemente è stato scoperto che la qualità del suo canto è correlata con il suo stato di salute e con la ricchezza di prede del suo territorio.
Grado di minaccia
A livello globale non è considerato a rischio anche se, in Italia, a causa della distruzione dell’habitat, della persecuzione diretta e degli impatti contro le linee elettriche, la specie si trova in una situazione critica.

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.