Marabou

Classe:
AVES
Ordine:
CICONIIFORMES
Famiglia:
CICONIDAE
Nome scientifico:
Leptoptilos crumeniferus
Dove vive:
mappa-marabu

Distribuzione e habitat:

Ha un areale molto vasto che comprende tutta l’Africa subshariana. Vive in savana, in zone paludose, sulle rive dei laghi. Frequenta anche luoghi antropizzati sfruttando le discariche per nutrirsi di rifiuti.
Dimensioni
115-152 cm di altezza, da 4 a 9 Kg di peso, ha un’apertura alare di circa 3 m. Il maschio solitamente è più grande della femmina.
Abitudini
È un animale gregario che trascorre gran parte del tempo alla ricerca di cibo. Cibandosi, in massima parte, di carcasse in decomposizione ha un importante ruolo di “spazzino” limitando il dilagare di malattie.
Riproduzione
La deposizione delle uova, solitamente 2/3, avviene alla fine della stagione delle piogge in grandi colonie di 20/60 coppie. L’incubazione dura un mese è l’involo avviene dopo circa tre mesi. In natura il marabù può vivere fino a 25 anni circa, in cattività anche fino a 40.
Dieta
È un animale saprofago ovvero si nutre di carcasse e di scarti di cibo umano. Non avendo un becco adatto allo smembramento delle carcasse spesso si associa a gruppi di avvoltoi al momento del pasto rubando loro pezzetti di carne. La testa ed il collo di questo animale appaiono completamente nudi, probabilmente un adattamento legato alle abitudini alimentari. Cibandosi di carogne le piume del collo e della testa si sporcherebbero di sangue e rimasugli di carne putrida. Implementa la sua dieta con animali vivi come pesci, locuste, termiti, rane, lucertole, ratti, topi, serpenti e uccelli, compresi i piccoli di fenicottero
Lo sapevi che?
Le piume della coda del marabù un tempo erano usate per abbellire abiti, cappelli e sciarpe.
Grado di minaccia
Non è una specie minacciata, anzi lo sfruttamento delle risorse trofiche derivanti dagli scarti umani ha fatto sì che la popolazione sia in aumento.

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.