Scimpanzé comune

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Classe:
MAMMALIA
Ordine:
PRIMATES
Famiglia:
HOMINIDAE
Nome scientifico:
Pan troglodytes
Dove vive:
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Distribuzione e habitat:

Vive nelle foreste pluviali equatoriali dell’Africa centro-occidentale fino a 3000 m di quota, dalla costa ovest del continente, nelle regioni centrali, fino alle regioni centro-orientali.
Dimensioni
Lo scimpanzé è alto mediamente tra gli 80 e i 130 cm e pesa 45-55 kg. I maschi sono più grossi delle femmine. Come in molte altre scimmie, le braccia sono più lunghe e robuste delle gambe.
Abitudini
Vive in gruppi sociali chiamati comunità e composti da pochi fino a 60 individui. E’ un animale diurno e si muove prevalentemente camminando sul terreno. Sale sugli alberi quando prepara il suo giaciglio (veri e propri nidi) per trascorrere la notte o per cercare frutti. Può anche camminare eretto, in posizione bipede, quando trasporta qualcosa in mano o guarda oltre l’erba alta.
Riproduzione
Dopo una gestazione di circa 9 mesi, generalmente nasce un solo cucciolo che resta con la madre fino all’età di 5 anni. Dopo un lungo periodo di allattamento, i giovani apprendono gradualmente a procurarsi il cibo osservando la madre e gli altri elementi del gruppo.
Dieta
Si nutre di frutti, foglie, semi, noci, miele, germogli, fiori, formiche, termiti, uova, piccole scimmie, piccole antilopi, piccoli maiali
Lo sapevi che?
Lo scimpanzé è il nostro parente più stretto, abbiamo infatti in comune il 98.4% del DNA e ci sono rilevanti somiglianze anche nella composizione del sangue e nelle risposte immunitarie. Lo scimpanzé condivide con l’uomo la capacità di costruire e utilizzare strumenti; tale abilità deriva dalla possibilità di unire il dito pollice con il dito indice: steli d’erba, ramoscelli, rami, foglie e pietre vengono utilizzati in differenti modi per raggiungere scopi diversi come alimentarsi, bere, pulirsi, prendere oggetti distanti, o anche come armi.
Grado di minaccia
È una specie seriamente minacciata di estinzione. Meno di 200.000 individui: questo è il numero di scimpanzé che restano in natura. Si stima che all'inizio del XIX secolo fossero circa 2 milioni e già 1 milione nel 1960. La massiccia deforestazione operata dall’uomo ha costretto questi animali in poche e frammentate macchie di foresta e in più ha aperto ai bracconieri strade più facili da percorrere per cacciarli. Un’altra grave minaccia è costituita dal commercio illegale per il consumo di carne e per il mercato degli animali da compagnia e da intrattenimento.

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.