KALA, LA CUCCIOLA DI TIGRE DI SUMATRA, È VISIBILE AL PUBBLICO

7 marzo 2024

La piccola Kala è finalmente visibile al pubblico. Oggi per la prima volta è uscita nell’area dedicata a questi meravigliosi felini; dopo un primo momento di cautela e titubanza, la piccola ha iniziato ad esplorare centimetro per centimetro l’exhibit esterno, sotto lo sguardo attento dei genitori Tila e Kasih, che non la perdono mai di vista.

Kala  ha appena compiuto tre mesi, è molto vivace e curiosa, gioca tutto il giorno senza interruzione, da sola e con entrambi i genitori. Dalla nascita, la piccola ha vissuto in una zona protetta dove, grazie alle telecamere interne, è stato possibile riprendere le sue fasi di crescita, senza disturbare la famiglia di felini: dai controlli veterinari, alle coccole dei genitori, alle pesature.

La coppia di genitori proviene da strutture zoologiche europee: la mamma Tila è nata nel 2011 allo Zoo di Chester (Inghilterra) e proviene dallo Zoo di Heidelberg, in Germania. Il papà Kasih è nato nel 2014 allo Zoo di Beauval, in Francia.

“La nascita al Bioparco di Kala è molto importante per molteplici ragioni – sottolinea la Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Prof.ssa Paola Palanza la riproduzione è un segnale di benessere degli animali e ne arricchisce l’esperienza sociale; da etologa ho inoltre osservato un bel comportamento di cura e di incoraggiamento all’esplorazione da parte materna e di interazione di gioco, anche con il padre. La tigre di Sumatra è una specie gravemente minacciata di estinzione, ne sopravvivono circa 500 individui. Il Bioparco di Roma partecipa attivamente ai programmi internazionali di tutela della specie, sia attraverso progetti di conservazione in natura (in-situ) sia contribuendo al mantenimento della sottospecie in cattività”.
Palanza evidenzia inoltre che “i giardini zoologici moderni, accreditati presso le associazioni europea e mondiale di zoo e acquari (EAZA e WAZA, rispettivamente), rivestono un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità, come parte integrante del network per la sopravvivenza delle specie della IUCN (Unione mondiale per la conservazione della Natura). Il lavoro che gli zoo svolgono con gli animali a loro affidati, le ricerche eco-etologiche, il monitoraggio genetico e sanitario ex-situ hanno contribuito a salvare decine di specie dall’estinzione nonché al monitoraggio degli animali minacciati. Purtroppo, la velocità e la vastità del degrado ambientale dovuto all’inquinamento e allo sfruttamento indiscriminato degli habitat rappresentano una minaccia costante per le specie animali e vegetali. Sono necessarie azioni di contrasto efficaci e innovative, unite alle azioni di sensibilizzazione del pubblico, a cui il Bioparco di Roma contribuisce con dedizione e passione – conclude Palanza – grazie al personale impiegato, gli organi direttivi e di controllo e con il sostegno di Roma Capitale e dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti”.

LA NASCITA DI KALA È UN EVENTO IMPORTANTE

La nascita di un cucciolo di tigre di Sumatra è una notizia di grande rilevanza scientifica perché la tigre di Sumatra, che vive nelle foreste tropicali dell’isola indonesiana, è una delle 6 sottospecie viventi maggiormente a rischio di estinzione: si stima che in natura ne siano rimaste circa 500. Il Bioparco di Roma partecipa ai programmi di conservazione coordinati dall’EAZA – the European Association of Zoos and Aquaria e sostiene la mission della WildCats Conservation Alliance.

La Tigre di Sumatra è a rischio d’estinzione a causa:

  1. della distruzione dell’habitat per via dell’agricoltura;
  2. della deforestazione per la richiesta di legname e l’estrazione mineraria;
  3. delle malattie come il cimurro che può colpire i grandi felini oppure la peste suina africana che incide sulle prede della tigre;
  4. del bracconaggio, compiuto sia per il commercio illegale di parti di tigre, sia per l’uccisione delle specie preda della tigre, sia a causa delle incursioni delle tigri nei terreni agricoli.
 

Per questo motivo il Bioparco di Roma supporta la WildCats Conservation Alliance nell’ambito di un progetto nel Parco Nazionale di Kerinci Seblat. I fondi raccolti anche grazie al sostegno dei visitatori saranno utilizzati per sostenere i costi operativi delle unità dei rangers, delle attrezzature nonché dell’addestramento, delle cure veterinarie e di altri elementi essenziali per il contrasto al bracconaggio.

Anche tu puoi aiutare le tigri con una donazione libera

Sumatran Tiger Conservation

Il Parco Nazionale di Kerinci Seblat è la più grande area protetta dell’isola di Sumatra, la sesta isola più estesa del pianeta facente parte dell’arcipelago indonesiano. Dense foreste coprono 13.750 kmq di un paesaggio montuoso che si estende lungo quattro province regionali e circonda completamente la popolata Valle di Kerinci.

Circa 130 tigri adulte vivono sulle montagne di Kerinci Seblat, rendendo questa area protetta una delle più importanti al mondo.

La Lista Rossa IUCN stima, infatti, in natura circa 500 individui adulti di tigre di Sumatra.

Le minacce che corrono le tigri e la fauna selvatica del Parco Nazionale di Kerinci Seblat includono:

  1. la distruzione dell’habitat per via dell’agricoltura
  2. la deforestazione per la richiesta di legname e l’estrazione mineraria
  3. le malattie come il cimurro che può colpire i grandi felini oppure la peste suina africana che incide sulle prede della tigre
  4. il bracconaggio, compiuto sia per il commercio illegale di parti di tigre, sia per l’uccisione delle specie preda della tigre, sia a causa delle incursioni delle tigri nei terreni agricoli.

Le Unità di Protezione e Conservazione delle Tigri (TPCUs) sono rappresentate da sei squadre, che pattugliano le foreste del Parco Nazionale di Kerinci Seblat.

Le TPCUs si spostano a piedi nella foresta perché le strade percorribili con mezzi su gomma sono pochissime. Portano con sé tutto il necessario per cinque o più giorni, compresi cibo e attrezzature da campeggio, kit di pronto soccorso e strumenti di navigazione.

Tra il 2000, anno  in cui il programma è nato, e il 2022, le TPCUs sono state responsabili dell’arresto di bracconieri e commercianti di parti di tigri e sono state rimosse dal parco oltre 600 trappole per tigri.

In particolare  tra il 2012 e il 2016 la pressione selettiva dovuta al bracconaggio ha segnato un brusco aumento a causa di alcune associazioni criminali internazionali che finanziavano un sistema che si potrebbe definire “bracconaggio su ordinazione” in risposta all’alto valore economico raggiunto dalle parti di tigre nel mercato nero.

Tuttavia, con l’aumento delle pattuglie il numero di trappole per tigri è diminuito sino ad arrivare a nessuna trappola per tigri attiva nel 2022 e nel 2023.

Il Parco Nazionale di Kerinci Seblat e il Ministero dell’Ambiente e delle Foreste conducono indagini a lungo termine sul crimine ambientale collaborando con la polizia delle quattro province limitrofe al Parco di Kerinci stesso. Le TPCUs, infatti, si muovono impiegando collaboratori sotto copertura e utilizzando fonti locali per raccogliere informazioni su persone sospette. E questo non riguarda solamente il bracconaggio, ma anche la ricerca di altre attività illegali, inclusa la deforestazione e l’estrazione mineraria illegale.

Per saperne di più, visita il sito della WildCats Conservation Alliance.