Coccodrillo nano africano

Classe:
REPTILIA
Ordine:
CROCODYLIA
Famiglia:
CROCODYLIDAE
Nome scientifico:
Osteolaemus tetraspis
Dove vive:
mappa oranghi

Distribuzione e habitat:

Foreste pluviali con aree paludose e corsi d’acqua a scorrimento lento dell’Africa centro occidentale.
Dimensioni
È il più piccolo coccodrillo esistente e raramente supera i due metri di lunghezza.
Abitudini
Solitario e notturno, trascorre il giorno nascosto in cunicoli parzialmente sommersi emergendo solo di notte per alimentarsi.
Riproduzione
Costruisce un nido rialzato sul terreno in cui depone circa 10 uova che schiudono dopo tre mesi. La madre protegge il nido fino alla schiusa e alla nascita trasporta i piccoli nella bocca fino in acqua.
Dieta
Si nutre principalmente di invertebrati e piccoli vertebrati fra cui anfibi, rettili, pesci, uccelli e piccoli mammiferi.
Lo sapevi che?
È stato scarsamente perseguitato per la sua pelle che, grazie alle grandi placche ossee dell’epidermide, è considerata poco pregiata rispetto a quella di altri coccodrilli.
Grado di minaccia
Sebbene alcune popolazioni siano localmente abbondanti, la specie risente della distruzione dell’habitat e del bracconaggio per il consumo di carne.

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.