Pinguino del Capo

Classe:
AVES
Ordine:
SPHENISCIFORMES
Famiglia:
SPHENISCIDAE
Nome scientifico:
Spheniscus demersus
Dove vive:
mappa-pinguino-del-Capo

Distribuzione e habitat:

Unico pinguino africano è distribuito principalmente lungo le coste della Namibia e del Sud Africa (in cui sono presenti 28 colonie riproduttive), dove frequenta sia l’ambiente marino che la terraferma.
Dimensioni
Di medie dimensioni, non supera i 70 cm di altezza e i 4 kg di peso. Maschio e femmina sono simili sebbene i primi abbiano un becco più “profondo” e robusto.
Abitudini
Sociale e gregario, trascorre la maggior parte del tempo in mare per alimentarsi, di solito entro i 40 km dalla costa, utilizzando la terraferma soltanto per accoppiarsi, nidificare e mutare il piumaggio. Per evitare un eccessivo surriscaldamento, i pinguini sono soprattutto attivi all’alba e al tramonto.
Riproduzione
Monogamo, si riproduce una volta l’anno a circa 4/6 anni di età in colonie numerose in cui il riconoscimento del partner e dei pulcini avviene attraverso un complesso meccanismo di comunicazione visiva e vocale. Depone due uova in una buca scavata nel guano, nella sabbia o tra la vegetazione, al riparo dai predatori e dalla calura del sole. Le uova vengono covate da entrambi i genitori per circa 40 giorni, fino alla schiusa; successivamente si alternano nella cura e nella sorveglianza dei pulcini fino al primo mese di vita.
Dieta
Si alimenta da solo o più efficientemente in gruppi, anche molto numerosi (fino a circa 150 individui) in cui i pinguini circondano e spingono verso la superficie pesci pelagici come sardine, acciughe e aringhe. Durante l’attività di caccia può restare in apnea per oltre due minuti immergendosi fino a 33 volte in un’ora.
Lo sapevi che?
Emette un caratteristico verso, simile al raglio di un asino, tanto che il suo nome inglese “Jackass Penguin” significa “pinguino asino”.
Grado di minaccia
È fortemente minacciato di estinzione soprattutto a causa della riduzione delle sue prede per il sovra sfruttamento ittico e i cambiamenti climatici e dell’inquinamento delle acque dovuto alle plastiche, reti e ami da pesca e agli sversamenti accidentali di petrolio in mare. L’attuale popolazione di pinguino del Capo rappresenta solo il 2% della popolazione esistente all’inizio del 1900.

LEGENDA

  1. CITES. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington – anche nota come CITES – che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche. La CITES è un accordo tra oltre 160 governi che attraverso leggi internazionali e nazionali regolamenta, o addirittura vieta l’esportazione, l’importazione, la vendita e Ia detenzione di molte specie e loro derivati comi le pelli o l’avorio.
  2. EEP/ESB. La specie rientra in un programma di conservazione europeo coordinato dall’Associazione Europea Zoo e Acquari (EAZA), di cui il Bioparco è membro. L’EEP (Eaza Ex Situ species Programme) prevede diverse azioni tra cui la riproduzione in cattività per eventuali rilasci in natura, la sensibilizzazione del pubblico e la ricerca scientifica. L’European studbook (ESB) è un inventario che ha lo scopo di monitorare lo stato in cattività degli individui di una determinata specie e generalmente precede l’EEP.
  3. RED LIST IUCN. La specie è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di estinzione redatta dalla IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Si tratta del più completo inventario che codifica il grado di minaccia delle specie a livello globale basato su un sistema di categorie e criteri quantitativi e scientificamente rigorosi.